domenica 28 novembre 2010

Adesione: Comitato Immigrati Milano


Comunicato stampa.

Dal 5 novembre un gruppo d’immigrati è salito in cima alla torre ex Carlo Erba in Via Imbonati a Milano. Non scenderanno fino a che non sarà data risposta alla richiesta di veder riconosciuto il diritto a una vita dignitosa.
Il comitato Antifascista per la difesa della Democrazia Milano zona sei invia piena adesione e solidarietà al comitato Immigrati Milano. Riteniamo nostri concittadini a tutti gli effetti questi donne, questi uomini.
Il lavoro, la dignità, i diritti, l’identità sono nostre e vostre radici comuni. Ed anche in questo caso ci sia da faro la nostra bella Costituzione…

“Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Siamo con voi.
Comitato Antifascista per la difesa della Democrazia.  Milano zona 6. 

giovedì 18 novembre 2010

una lotta che rompe il silenzio...


A BRESCIA E A MILANO UNA LOTTA CHE ROMPE IL SILENZIO

Noi crediamo che il mondo non si debba dividere fra privilegiati ed esclusi, fra cittadini e non cittadini, fra italiani e stranieri, fra legali e clandestini. Queste divisioni servono solo al potere per controllarci meglio.

Stiamo dalla parte di chi lotta per costruire una società egualitaria, perché non esistono persone di serie A e di serie B. Rifiutiamo un sistema di potere razzista, sessista e classista, basato sul dominio dei pochi sui molti. Non esiste libertà se non si è liberi tutti.

Ecco perché siamo solidali e partecipiamo al presidio permanente di via Imbonati in appoggio al gruppo di immigrati che è salito sulla torre ex Carlo Erba per il riconoscimento dei loro diritti, consapevoli che questa lotta scompiglia le costruzioni del potere, svelandone brutalità e miserie, rompe il silenzio, spezza il cerchio dell’impotenza e apre uno squarcio di sole in questa tetra e buia città i cui abitanti sembrano in guerra tra loro.

Ed ecco perché saremo il 2 dicembre a Milano accanto a Joy, all’udienza preliminare del processo contro Vittorio Addesso. Joy, una donna nigeriana che ha avuto il coraggio di denunciare il tentativo di stupro da lei subito nel Cie di via Corelli da parte dell’ispettore capo di polizia. Joy  - ma non solo Joy -  si è fatta carico di una lotta per la verità e la dignità che appartiene a tutte le donne.

Quarant’anni fa le femministe riuscirono a smascherare e rovesciare l’ipocrisia di una società che considerava gli stupri “atti contro la morale” invece che delitti contro la persona. Oggi, a distanza di tanti anni, si deve riprendere la lotta non soltanto contro il persistere di una cultura ancora profondamente maschilista cui si devono ripetuti casi di violenza e di femminicidio, ma anche con le migranti rinchiuse nei Cie, considerate come non-persone senza diritti, e sottoposte a continui ricatti sessuali.

Siamo con Joy e siamo con gli immigrati/e in lotta per i propri diritti a Brescia, a Milano e in tutto il paese. E ci auguriamo che molte e molti in questa città sappiano ancora essere solidali, vincendo l’indifferenza e la paura.

  SABATO 20 NOVEMBRE ALLE ORE 15.00
MANIFESTAZIONE 
organizzata dal Comitato Immigrati di Milano
Partenza dal presidio sotto la torre di via Imbonati

  • ·permesso di soggiorno per gli immigrati e le immigrate che vivono e lavorano in Italia
  • ·i Cie devono essere chiusi

mercoledì 10 novembre 2010

siamo in molti su quella gru...

Appaiono solo sei uomini su quella gru, ma in verità sono in molti . Nessuno può essere lasciato solo su una gru, su una ciminiera a gridare perchè appaia la sua disperazione .
Quella disperazione grida lavoro , uguaglianza , giustizia, tutti valori scolpiti come regole nella nostra Costituzione , valori e diritti che sono nostri per l'immenso sacrificio del nostro riscatto dal nazifascismo discriminatore . Dobbiamo quindi essere chiari : molti ,molti sono su quella grù, su quella torre e nessuno deve scendere sconfitto nella sua dignità e nei suoi diritti .
ANPI Bolzano

domenica 7 novembre 2010

Ora e sempre...

sulla torre di Via Imbonati...a Milano.


Ora ci siamo stancati
Permesso di soggiorno subito!


Da ieri 5 novembre un gruppo di immigrati è salito in cima alla torre ex-Carlo Erba in via Imbonati, a Milano. Non scenderemo fino a che non avremo risposta alla nostra richiesta di vedere riconosciuto il diritto a una vita dignitosa, che passa anzitutto per l'ottenimento del permesso di soggiorno.

Come i nostri fratelli di Brescia, anche noi non abbiamo più nulla da perdere: siamo stati truffati da una sanatoria farsa, per la quale abbiamo pagato migliia di euro, ma la maggioranza è rimasta fuori per motivi pretestuosi. 

Per questo da questa torre lanciamo un appello a tutti gli immigrati come noi, a venire e sostenere la nostra protesta, che è la protesta di tutti! E facciamo appello ai lavoratori e cittadini italiani, che come noi spesso pagano le conseguenze della crisi: appoggiate la nostra lotta, partecipate al presidio permanente in via Imbonati, perché se i lavoratori immigrati diventano meno ricattabili questo si traduce in un beneficio per tutti, dai luoghi di lavoro alla società. 

L'unità e la solidarietà la nostra forza!

Domenica 7 novembre ore 15
venite tutti al presidio permanente per una mobilitazione

Facciamo anche appello alla solidarietà concreta: 
servono generi di prima necessità per sostenere i ragazzi sulla torre, chi può dia un contributo.

I punti per i quali stiamo lottando sono:

1.      Permesso di soggiorno (in attesa di occupazione) per chi ha fatto richiesta nella "sanatoria truffa" come colf o badante;
2.      Allungamento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro;
3.      Permesso di soggiorno per chi denuncia il datore di lavoro in neo o il supersfruttamento sul lavoro;
4.      Una legge che garantisca il diritto di asilo;
5.      Diritto di voto all'immigrato che vive regolarmente in Italia da più di 5 anni;
6.      Diritto di cittadinanza per chi nasce o cresce in Italia.


Il presidio permanente di via Imbonati

domenica 31 ottobre 2010

Resistere al freddo....

(www.quibrescia.it  30 ottobre 2010) Resistere al freddo e alle vertigini fino a che la prefettura, su ordine del ministero degli Interni, non accoglierà una serie di richieste. Sono in tutto nove gli immigrati che si sono arrampicati sulla gru del cantiere della metropolitana di San Faustino, a Brescia.
I migranti che hanno scelto questo tipo di protesta rappresentano le comunità maggiormente coinvolte dalle iniziative dell'associazione Diritti per Tutti: egiziani, marocchini, senegalesi indiani e pakistani. I nove sono decisi a manifestare a oltranza. Quindi la notte tra sabato e domenica rischia di essere solo la prima che passeranno all'aperto e senza le giuste protezioni.
Il resto dei manifestanti ha deciso di allontanarsi dalla zona. La base della protesta si è ora spostata in alcune stanze messe a disposizione dalla parrocchia di San Faustino. Oltre cento persone resteranno vicino agli stranieri sulla gru. Anche le forze di polizia hanno allentato la propria presenza nella zona, anche se continuano a presidiare la porzione di città con un gruppo di agenti.
 Nelle scorse ore polizia e vigili del fuoco hanno consegnato agli extracomunitari sulla gru medicinali, cibo, the caldo, coperte, giacche, guanti e cuffie di lana.
Cosa chiedono gli immigrati che stanno protestando? Il rilascio di un cittadino arrestato nel corso dello sgombero del presidio di via Lupi di Toscana, il ripristino di un presidio fisso e ben visibile e una serie di risposte dagli enti preposti sulla sanatoria e sui permessi di soggiorno.

sabato 16 ottobre 2010

Milano... piazzale Maciachini

Milano, ore 23.00, piazzale Maciachini: nel chiaroscuro della periferia nord, illuminato dalle insegne di bar e ristoranti di questo quartiere multietnico si fa avanti una strana processione: un uomo con un fazzoletto al collo, un gerarca con la camicia nera, una contadina che distribuisce girasoli. Tra loro,al centro una papessa che procede fiera e benedicente fra le fiaccole. Dietro di loro alcune centinaia di persone che improvvisavano un corteo battendo coperchi di pentole e fischiano. Non è una visione onirica ma quanto è successo venerdì primo 1 ottobre 2010: una manifestazione di cui nessuno ha parlato. Non una riga sui giornali, non una parola in radio e tv. Motivo del corteo notturno, cui hanno preso parte associazioni, cittadini, centri sociali, la decisione di imporre anche in zona Maciachini-Imbonati l’ordinanza che impone la chiusura anticipata di locali e pubblici esercizi. Quello che in gergo ormai è chiamato “il coprifuoco”. La parola, spulciando sui dizionari, indica un ordine imposto solitamente dalle autorità statali e/o militari a tutti i civili e a tutti coloro che non hanno un determinato permesso rilasciato dalle autorità, consistente nell'obbligo di restare nelle proprie abitazioni durante le ore notturne, eventualmente anche spegnendo ogni tipo di luce. Un ordine che richiama la guerra, ai vecchi, e che oggi viene impartito dalla sindaca Letizia Moratti per “contrastare il degrado e garantire sicurezza” e fatto eseguire dal vice-sceriffo, pardon vicesindaco Riccardo De Corato in alcune zone della città: Corvetto, Maciachini, Imbonati, via Padova e Paolo Sarpi. Guarda caso tutte zone ad alto tasso di popolazione immigrata che lì risiede e lavora magari proprio nei ristoranti e nei kebab che il comune vuol far chiudere a mezzanotte. Perché a Milano, nel 2010 c’è l’emergenza sicurezza e bisogna restare murati in casa, spegnere le luci e magari accendere la televisione. Milano, che si vanta di essere riuscita a farsi nominare sede dell’Expo e vuole competere con le capitali europee, quelle vere come Londra-Parigi-Berlino  per intenderci, è un posto dove, secondo chi la governa, bisogna stare svegli e fare tardi sui Navigli o in corso Como, mente nelle periferie,  nei posti pieni di profumi, sapori e colori che vengono da tutto il mondo no: luci spente e tutti zitti, che con una città deserta (e priva di forme di socialità popolare),  i maniaci e i delinquenti hanno paura anche loro e se ne stanno rintanati nelle loro abitazioni. Oppure si annoiano troppo: aggredire qualcuno in una zona buia e senza che ci sia in giro un’anima cui la vittima potrebbe chiedere aiuto è troppo facile, manca il brivido dell’imprevisto.  In nome della sicurezza in questa povera Milano si compiono i peggiori atti di razzismo ormai nemmeno tanto mascherato, basti pensare alla questione dei campi Rom e delle 11 case Aler da assegnare ad alcune famiglie di Triboniano, un impegno sottoscritto e poi stracciato dal Comune dopo il divieto del ministro dell’Interno Roberto Maroni di assegnare le abitazioni popolari ai Rom. Ormai dal 2007 a oggi gli sgomberi dei campi a Milano e zone limitrofe sono stati circa 300, con interventi condotti anche in pieno inverno, come  avvenuto nel novembre 2009 con lo sgombero dell’area ex Enel di via Rubattino a Milano. Le famiglie, già cacciate dal ponte Bacula, dalla Bovisasca, dalla cascina Bareggiate di Pioltello furono buttate giù dal letto dagli agenti di polizia, carabinieri e polizia locale in tenuta antisommossa e hanno dovuto lasciare le loro baracche, in un clima ormai invernale e senza alcuna soluzione alternativa. Solo l’intervento di associazioni e cittadini della zona evitò ai tempi l’interruzione dell’esperienza scolastica dei bambini del campo, che poche settimane fa è stato sgomberato lasciando per l’ennesima volta 200 persone senza un tetto, a vagare in cerca dell’ennesimo posto di fortuna in cui stare. Il quadro di questa città è dipinto dunque a tinte fosche, tra campagne stampa da parte di alcuni giornali che fanno credere all’opinione pubblica di essere in balia di orde di immigrati, preferibilmente zingari e musulmani, colpevoli di tutti i mali, e politici che alle parole del Cardinale di Milano che invita il comune a rispettare gli impegni presi sulla vicenda delle case Aler da assegnare ai Rom rispondono “che se li prendesse la Curia”. Una risposta da bar dello sport, non certo da Vicesindaco di una metropoli di un milione e mezzo di abitanti.
Il problema forse è che chi governa questa città è ignorante, nel senso che ignora come si viva altrove. Consigliamo a Letizia Moratti e alla maggioranza di spendere un po’ di soldi (tanto ormai…) e fare un viaggio di lavoro a New York, una città aperta 24 ore su 24. Magari gli piace. E decidono di mollare tutto e non tornare più…


Antonella Barranca

mercoledì 6 ottobre 2010

R-ESISTENZE

R-ESISTENZE.
Invitandovi alla festa... vi informo su alcuni dettagli di R-ESISTENZE.
Dalle ore 10.00 apertura festa con un prezioso intervento di MONI OVADIA, che seguirà con noi il forum.. assemblea aperta "ANTIFASCISMO OGGI" discuteremo con tutti voi... iscritti ANPI, semplici cittadini, movimenti, partiti, sindacati, sezioni, circoli ed associazioni, di un tema di stretta attualità, il tutto in piena libertà d'espressione e pensiero...
Cercheremo di capire, ma sopratutto di capirci... Sin d'ora è possibile tramite via e.mail prenotare il proprio intervento, sono inoltre disponibili all'interno della festa tavoli e spazi per tutti quelli organismi che vogliono diffondere loro materiale, conoscere e farsi conoscere, insomma partecipare attivamente a    R-ESISTENZE... a tal scopo un invito particolare a tutti i soggetti dei Comitati Antifascisti della zona e di Milano.. con tutte le sigle, le realtà e le rappresentanze possibili..!  Per pranzo, menù convenzionati a partire da 10 euro... il Ristorante La Magolfa (all'interno della Cooperativa Barona - Ettore e Satta "Partigiano" sede della festa) ci proporrà succulenti manicaretti. Alle 15.00 un evento particolare... nella desertificazione nucleare.. di ideali e valori.. una canzona profetica come "il vecchio e il bambino" ci porta ad un suggestivo incontro tra PIF (Il testimone di MTV) e il presidente Nazionale ANPI, RAIMONDO RICCI. Storie, memorie, ideali, valori e curiosità con l'idea di un incontro tra amici... ed alla fine capiremo chi interpreterà il vecchio e chi il bambino...!  Ore 17.00 GIANLUCA FOGLIA "FOGLIAZZA con "Memoria indifferente" Le Donne della Resistenza , narrazione a fumetti - tributo alle donne Partigiane, racconto per immagini, musica e parole tra l'autore e le protagoniste di una parte di storia ancora troppo ignota. Uno spettacolo che emoziona, che lascia il segno e che ci aiuta ad "andare avanti". Cena TUTTI INSIEME... ed alle 21,00 il concerto "Resistenza e amore" di ALESSIO LEGA un mondo particolare, di sonorità, parole, pensieri, che ci farà cantare, riflettere e sopratutto sognare. Durante la giornata.. Tavolo ANPI Barona. Mostre. Servizio ristoro e bar. Possibilità di prenotare la tessera ANPI 2011.
NO sponsor, No patrocini.
INGRESSO LIBERO. 
Vi aspettiamo...! non potete mancare, per noi, ma sopratutto per VOI..! 

ANPI Barona. Milano.
R-ESISTENZE. 
Cooperativa Barona Ettore Satta - La Magolfa. - Via Modica 8. Milano. 
Metropolitana linea due verde. Famagosta. Autobus 95. 74. 74. 47.

lunedì 27 settembre 2010

Il Ministro della Repubblica Italiana

(ANSA) - MILANO, 27 SET - Nessuna casa popolare ai rom allontanati dai campi nomadi regolari di Milano e che hanno i titoli per restare in citta', afferma Maroni.'Il campo rom di Triboniano verra' chiuso - spiega il ministro dell'Interno - e chi ha i titoli per restare in citta' avra' una sistemazione, escludendo l'utilizzo di case di edilizia residenziale pubblica o del Comune'.'Proporro' a governo e a Parlamento di poter espellere i cittadini comunitari senza i requisiti previsti dalla direttiva europea del 2004'.

lunedì 13 settembre 2010

martedì 7 settembre 2010

Immigration Day

Fondi UE all'Italia...

Where have the funds gone for integration of Roma population and immigrants?

Monday, September 6, 2010, by EveryOne Group

European Social Fund co-financing of Italian projects - NGO Everyone Group asks where have the funds gone for integration of Roma population and immigrants?
EveryOne Group enquiry into forced evictions in Italy since 2007 filed with European Commission.

The current programming cycle (2007-2013) of the European Social Fund (ESF) has allocated over € 15 million to Italy* for social integration projects involving the disadvantaged. The Roma population has been targeted as potential participants in a series of initiatives in Italy and other MemberStates which would absorb at least 27% of the total ESF budget. “According to statements made by Franco Frattini, Italian Minister of Foreign Affairs, following his appointment in the present Berlusconi cabinet, Italy would receive for the first time funds for financing Roma integration projects, since former administrations under Prodi and others before him had never requested allocations for this purpose, “ explained the presidents of EveryOne Group, an international human rights organization.

The ESF allocations to Italy for these purposes were to be integrated with several other initiatives within the European EQUAL project, which would have bolstered the budgets for regional and national projects. Furthermore,” the EveryOne activists continue, “besides receiving ESF allocations for Rom integration projects, Italy has also obtained huge amounts over the past three years for the KNE project which aims to ‘ensure and promote integration and social inclusion of newly arrived migrants in Italy over the past five years.’ Co-financed by the Italian Ministry of Interior and the European Fund for the Integration of Third-country nationals, this initiative is to be implemented through educational programs that will enable newly arrived immigrants to acquire a basic knowledge of the Italian language, institutions, fundamental norms and values, and work training,” the EveryOne Group spokesperson stated in connection with an enquiry into the matter in question.

According to testimony is a recent Chamber of Deputies hearing conducted by Prefect Mario Morcone, head of the Department for Civil Liberties and Immigration in the Ministry of Interior, Italy has received over € 6 million to finance forced and elective repatriation of third-country nationals in 2010 and another € 6 million for asylum seekers in Italy for 2010, plus € 95 million for the 2007-2013 period (of which € 6 million in 2007 and € 8.5 million in 2008) earmarked for the integration of third-country nationals.** “We would like to know,” EveryOne co-presidents Roberto Malini, Mattero Pegoraro and Dario Picciau, said, “whatever become of those funds. According to our estimates, with budgets that size Italy could have solved the problems with the Rom population in three years, ensuring them access to a comprehensive school-shelter-work program and enabling the integration of all third-country nationals requiring international protection and who have arrived by sea on the Italian coasts since January 2010.

We therefore appeal to the Italian deputies and senators to urge Mr Frattini, Minister of Foreign Affairs, and Mr Maroni, Minister of Interior, to make a report in Parliament on the use of these funds and the integration projects, given that, according to our enquiry filed with the European Commission and the United Nations High Commission during a recent meeting in Geneva, the national and local administrations have utilized over € 91.5 million (over € 83 thousand per day) since 2007 to evict the Roma from their settlements in large and medium-sized cities, plus various illegal small camps. These are enormous sums of money,” said Malini, Pegoraro and Picciau, which, together with instances over the past two years of refusal and deportation of migrants in need of humanitarian protection, have raised serious doubt among immigration and minority rights experts about the operations the Italian institutions have carried out.”

The EveryOne Group has asked the European Commission to open an enquiry into this matter to determine whether and how the funds received since 2007 have actually been utilized for the purposes for which they were allocated and, where cases of improper use can be verified, to take necessary measures to ensure corrective action is undertaken to redirect financing to the programs for which it was intended, and if necessary, to call the attention of the European Court to address this matter.





FONDI UE ALL'ITALIA: "DOVE SONO FINITI QUELLI PER L'INTEGRAZIONE DI ROM E MIGRANTI?" 
RICERCA DELL'ONG EVERYONE SUI NUMERI DEGLI SGOMBERI IN ITALIA DAL 2007 A OGGI. E' STATA DEPOSITATA ALL'ONU E ALLA COMMISSIONE EUROPEA

Dal 2007 al 2013, l'Unione europea ha predisposto uno stanziamento di 15 milioni 321 mila euro all'Italia(1) attraverso l'FSE - il Fondo Sociale Europeo -, principalmente per l'inclusione sociale dei soggetti svantaggiati. I Rom, in particolare, sono coinvolti come possibili partecipanti di una serie di iniziative che rappresentano per l'Italia - così come per gli altri Stati membri - almeno il 27% del budget FSE complessivo.
"Secondo quanto dichiarato dal ministro degli Affari Esteri Franco Frattini, subito dopo il suo insediamento nell'ultimo Governo Berlusconi, l'Italia avrebbe avuto accesso ai fondi europei per l'integrazione dei Rom per la prima volta, dato che né il Governo Prodi, né i precedenti Governi, mai avevano avanzato richieste in tal senso" spiega la Presidenza del Gruppo EveryOne, organizzazione internazionale per i diritti umani.
"A integrare i fondi dell'FSE all'Italia, sempre per gli stessi fini, sarebbero anche alcune iniziative del progetto europeo EQUAL, che avrebbe aumentato consistentemente i budget stanziati da progetti regionali e su base nazionale. Ma non è tutto," proseguono gli attivisti, "perché oltre ai fondi europei per i Rom, risulta che il Governo abbia percepito negli ultimi tre anni consistenti somme anche per quanto concerne il progetto KNE, che dovrebbe 'garantire e migliorare i processi di integrazione e inclusione sociale delle persone migranti arrivate nel nostro paese da un periodo massimo di cinque anni'.
Tale iniziativa - finanziata dal Ministero dell'Interno e dal FEI (Fondo Europeo per l'Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi) - dovrebbe essere favorita tramite l'offerta di percorsi di formazione di lingua italiana, orientamento civico e formazione professionale dei migranti" precisa EveryOne, che ha condotto una ricerca specifica in merito.
Secondo quanto affermato in una recente audizione alla Camera dei Deputati dal prefetto Mario Morcone, capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione presso il Ministero dell'interno, l'Italia ha percepito inoltre un importo di 6 milioni 323 mila euro destinato a finanziare i rimpatri coattivi e volontari dei cittadini dei Paesi terzi per il 2010, di altri 6 milioni 223 mila euro destinati ai richiedenti asilo in Italia per il 2010 e di ulteriori 95 milioni di euro per il periodo 2007-2013 (di cui 6 milioni per il 2007, 8 milioni 500 mila per il 2008) destinati all'integrazione di cittadini terzi (2).
"Ci chiediamo" affermano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, co-presidenti di EveryOne, "dove siano stati impiegati tutti questi soldi. Secondo le nostre stime, con budget del genere l'Italia in tre anni avrebbe potuto non solo risolvere definitivamente la problematica dei Rom, garantendo a tutti un progetto istruzione-casa-lavoro, ma altresì favorire la piena integrazione della totalità dei migranti extracomunitari bisognosi di protezione internazionale sbarcati nelle coste italiane dal gennaio 2010 a oggi.
Sollecitiamo deputati e senatori italiani a chiedere al Ministro degli Esteri Frattini e al Ministro dell'Interno Maroni di riferire urgentemente in Parlamento sull'impiego di tali fondi e sui risultati dei progetti di integrazione, visto che, secondo una nostra ricerca - depositata alla Commissione europea e all'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite, nel corso di un nostro recente incontro a Ginevra - il Governo italiano e le Amministrazioni locali, dal 2007 a oggi, hanno impiegato ben 91 milioni 615 mila euro (oltre 83 mila euro al giorno!) per sgomberare insediamenti Rom di città medio-grandi, senza considerare i micro-insediamenti abusivi.
Si tratta" commentano Malini, Pegoraro e Picciau, "di una cifra abnorme, che sommata al numero dei respingimenti e delle deportazioni dall'Italia di migranti in crisi umanitaria negli ultimi due anni induce gli esperti di immigrazione e diritti delle minoranze a formulare ed esprimere legittimi dubbi sull'operato delle nostre Istituzioni".
Il Gruppo EveryOne ha infine richiesto oggi alla Commissione europea di aprire un'inchiesta nei confronti dell'Italia, per verificare se e come i fondi percepiti dal 2007 a oggi siano stati effettivamente impiegati per i fini cui erano destinati e, nel caso di errori o sprechi, di assumere le opportune misure atte a ristabilire procedure corrette nell'impiego di tali finanziamenti e, se necessario, di portare il caso all'attenzione della Corte europea.

(1) Fontehttp://ec.europa.eu/employment_social/esf/docs/esf_roma_it.pdf
(2) Fonte
http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/stenbic/30/2009/1110/s020.htm

insulti e botte...


Razzismo, dodicenne cubano picchiato

da coetanei italiani per il colore della pelle

L'aggressione nel parco di un piccolo comune nel Milanese: il bambino in ospedale col naso rotto
 

Aggressione a sfondo razzista ai danni di un 12enne cubano, preso a pugni, spintonato e insultato pesantemente per il colore della pelle da tre coetanei italiani. E' successo in un parco di Zelo Surrigone, un piccolo comune vicino ad Abbiategrasso, nel Milanese. Il giovane ha riportato una contusione ossea nasale ed è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale di Abbiategrasso.

In base alle ricostruzioni dei carabinieri, la piccola vittima si trovava al parco con due amici italiani della stessa età, quando si sono presentati altri tre coetanei, che hanno incominciato a prendere in giro il cubano per il colore della pelle. Dagli insulti - "sporco negro", "nero di merda" - sono poi passati agli spintoni e ai pugni, che hanno ferito il 12enne al naso. I tre giovani aggressori si sono allontanati e la vittima è stata soccorsa dal personale del 118 prima di tornare a casa.

La madre ha sporto denuncia ai carabinieri di Abbiategrasso, che stanno ancora effettuando accertamenti sugli aggressori. Come spiegato dagli inquirenti, il 12enne cubano frequenta la stessa scuola dei tre aggressori, che già in altre occasioni lo avevano insultato.

domenica 29 agosto 2010

Mio fratello che guardi il mondo..!

ROM - Perché il diverso diventa l'eterno capro espiatorio.

Gli "zingari" sono un espediente necessario della brava gente e dei suoi governanti. Sono accampati ai margini delle nostre città e dei nostri pensieri per esserne tratti fuori a ogni nuova occorrenza e insultati, reclusi, cacciati. Come tutti i fantasmi, sono destinati a ritornare, anche dopo che i governi in affanno hanno stanziato qualche euro per buttarli fuori "volontariamente" (adulti 300, bambini 100, al cambio francese attuale). Gli "zingari" sono una risorsa della brava gente e dei ministri, di cui rapiscono i bambini e lavano di forza i vetri ai semafori. Nell' elenco delle minoranze designate a fare da capro espiatorio, tengono il primo posto, perché tengono l' ultimo nella scala della considerazione sociale. Lo "zingaro" viene inoltre odiato con una furia digrignante che eccede lo stesso odio per l' ebreo. In molti di noi che non siamo "zingari" (salvo che lo siamo a nostra insaputa) è come se agisse un raptus permanente, un desiderio rabbioso di dare fuoco allo "zingaro di merda" -uomo donna bambino vecchio - che fa anche a meno di accampare un razzismo, che non gli concede nemmeno il rango di razza inferiore. Agli "zingari" si pensa e si provvede all' ingrosso: al diavolo il principio per cui sono perseguibili gli individui, non le comunità o i gruppi collettivi. Poi ci sono, in carne e ossa, i sinti, i rom, i nomadi, gli ashkalì, i kalé e gli altri gruppi di lingue e religioni e provenienze diverse, e le famiglie e le singole persone. Cinquecentomila persone - forse di meno, forse molti di più - furono sterminate dal nazismo. Il nome che la loro gente dà allo sterminio, Porrajmos, "divoramento" (voragine, forse?) è ancora pochissimo noto, rispetto all' ebraico Shoah, che anch' esso ebbe bisogno di tempo per farsi strada. Il tempo che passa nell' ignoranza vuol dire che i superstiti scompaiono e la testimonianza della verità viene più offuscata. Poiché tutto quello che riguarda "gli zingari" è speciale, anche l' ignoranza su di loro lo è, non solo sullo sterminio. Tanto il loro nome fantastico è presente e intimo alla vita europea, Carmen e le canzonette e i modi di dire, quanto colossale è la misconoscenza. Domandate a qualcuno - a voi stessi, per cominciare - quanti sono "gli zingari" in Italia, e poi confrontate le risposte. Domandate quanti sono, in proporzione fra loro, i cittadini italiani. Domandate quale sia la loro età media, e quale la durata media della loro vita, e quanto pesino i loro neonati - a paragone coi dati corrispondenti della brava gente e dei ministri. Eppure, i libri e le ricerche affidabili sono ormai numerosi, e i film e i romanzi e la musica, e Internet è una miniera favolosa e accessibile; e al tempo stesso un giacimento di ripugnanti esibizioni di quella bestiale e frustrata violenza. Penso questo. Che "noi" - la brava gente e i ministri - anche quando ci misuriamo col problema con le migliori intenzioni, ci chiediamo che cosa si potrebbe fare degli, o per gli zingari. Ci sono buone idee in proposito, e lodevoli sforzi di praticarle. Però l' idea più preziosa è quella di chiederci che cosa potremmo fare di, o per, noi stessi. Per esempio, che i bambini rom e sinti vadano a scuola è importantissimo - e le ruspe che distruggono le baracche e ne disperdono gli abitatori e lasciano fra le macerie quaderni di scuola squartati gridano vendetta al cielo. Ma sarebbe molto importante che a tutti gli scolari si raccontasse chi sono "gli zingari". Quanti sono, quanti anni hanno, quanti sono italiani e da quante generazioni, quanti abitano in case e quanti vorrebbero abitarci, e quanti furono sterminati, e che storia millenaria di paura e attrazione, di brutalità e demonizzazione si è rovesciata su loro, e quale incomparabile avversione ai rom di Romania nutrano i romeni... Quanti bambini risulta che abbiano rapito - per esempio: nessuno - e quanti bambini furono rapiti a loro, in paesi civilissimi, in nome dell' assimilazione. Che si suggerisse agli studenti una riflessione sulla parola "errante" e sulla sua applicazione a tre popoli - gli ebrei, gli zingari, le puttane ("La puttana errante", era un piccante titolo cinquecentesco) - per i quali si inventarono i ghetti, e si reinventano di continuo. Eccetera, continuate voi. (Nota: gli "zingari" in Italia sono fra 120 e 150 mila, fra loro i cittadini italiani sono la maggioranza. Ciò non impedì a un noto giudice milanese di definirli in sentenza "popolo allogeno". La maggioranza vive in case. Più del 40 per cento ha meno di 14 anni. La vita media è di molti anni inferiore a quella degli altri. I rom, fra i 10 e i 12 milioni, sono la più vasta e povera minoranza nella Ue. Sono dovunque molto più numerosi che in Italia: oltre il milione in Romania e Bulgaria, 7-800 mila in Spagna e Ungheria, 500 mila in Slovacchia, 400 mila in Francia, 350 mila in Grecia.... Nel 2008, dopo il proclama sulle impronte digitali, la Croce Rossa romana dichiarò che i volontari incaricati non avevano preso una sola impronta: «Non ce n' era bisogno, avevano tutti i documenti». Il sindaco di Roma aveva denunciato nella città la presenza di 20 mila zingari clandestini, la Croce Rossa ne trovò 2.200. Il sindaco di Milano sosteneva che nella sua città ce ne fossero 25.000, se ne contarono 2.000. A Napoli, invece dei supposti 10.000, se ne contarono 1.200. Forse erano scappati. Appunto). Le tappe LA MIGRAZIONE I progenitori dei rom si muovono intorno all' anno Mille dall' India settentrionale in seguito a persecuzioni LE PERSECUZIONI Nel 1419 giungono in Francia, ma gli è negato l' ingresso a Parigi. Nel 1492 vengono espulsi dalla Spagna L' ASSIMILAZIONE Una legge di Maria Teresa D' Austria stabilisce l' educazione dei rom a carico dello Stato (XVIII sec.) LO STERMINIO Più di 500mila zingari sono uccisi nei campi nazisti. Al processo di Norimberga i rom non furono rappresentati OGGI Fa discutere la scelta del governo Sarkozy di espellere i rom irregolari e quelli colpevoli di reati  -  ADRIANO SOFRI

Il nuovo sito ANPI.

E di nuovo on-line il sito ANPI Nazionale, completamente rinnovato, uno strumento indispensabile per conoscere l'ANPI, discutere, aggiornarsi, comunicare, ma sopratutto R-ESISTERE.
http://www.anpi.it/
Sul sito poi nell'inserto "PATRIA" di Luglio, da pagina undici, un articolo "di colore" del nostro Presidente Ivano Tajetti, sulla festa Nazionale d'Ancona di giugno.
Ve ne consigliamo la lettura. 
http://www.anpi.it/wp-content/uploads/2010/08/patria_1007.pdf 

lunedì 2 agosto 2010

ANPI Barona. Milano - Italy




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Dear friends and comrades,
The National Association of Italy Partisans (ANPI) -  Milan, Barona district branch – wants to know all the realities and all the foreigners who live in Milan and who believe in the Italian Constitution. We want to build together a path to resolve, or at least to discuss, the many, too many, problems, which Milan and the present Italy offer us!
The ANPI Barona branch is located in Via Modica 8, 20143 Milano, Italy. It is open all Sunday morning and Wednesday evening.
Our branch gives priority to the defence of the values of the Resistance and to the safeguard of the principles established in the Constitution of the Italian Republic. It is its commitment to keep vigilance against all forms of racism, alienation and fascism. 

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Queridos amigos y compañeros,
la sección local de  la Asociación Nacional de Partisanos Italianos (ANPI),  ubicada en el barrio Barona de Milano, le gustaría encontrarse con vosotros  y conocer más  todos  los ciudadanos inmigrantes,  que no forman parte de  la Unión Europea, y  aquellas Asociaciónes que viven en la nuestra ciudad y que creen en la Costitución Italiana para construir juntos un recorrido de debates y de propuestas sobre los más importantes problemas de Milano con el propósito de mejorar la grave situación italiana de hoy dia.
Dirección:  ANPI Barona  Via Modica 8 – 20143 Milano.  El despacho està abierto cada domingo, por la mañana, y cada miércoles, por la tarde.
La  nuestra sección local piensa que los siguientes valores  tengan prioridad sobre los otros: Conservación de los valores de la guerra partisana de Resistencia (antifascismo) Defensa de los principios de la Costitución Republicana (derechos, libertad) Vigilar siempre contra todas las distintas formas de racismo, segregación, marginación y fascismo.
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Chers Amis et Camarades, la section ANPI Barona souhaite rencontrer et connaitre les réalités des citoyens non communautaires qui habitent à Milan et qui croient dans la Constitution italienne. Nous souhaiterons construire ensemble un parcours visant à trouver des solutions  - ou au moins en discuter ! – aux problèmes de Milan et de l’Italie de nos jours.
La Section Anpi Barona, Via Modica 8. 20143 Milano. Italie, est ouverte chaque dimanche matin et mercredi soir.
Notre section considère comme prioritaires la défense des valeurs de la Résistance, la sauvegarde des principes de la Constitution de la République italienne et une vigilance contre toute forme de racisme, émargination et fascisme.

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Liebe Freunde und Genossen,
die ANPI, Sektion Barona von Mailand, will alle Realitäten und alle auβergemeinschaftliche Bürger treffen, dass an die Italienische Konstitution glauben, um eine Farht von Lösung und, wenigstens, von Diskussion zusammen aufbauen, über die viele Problemen, dass Mailand und Italien uns setzen.
Sezione ANPI Barona, Via Modica 8, 20143 Milano, Italy.
Die Sektion ist Sontag früh und Mittwoch abend geöffnet.
Unsere Sektion haltet für vorrangig: die Verteidigung des Werten der Widerstandsbewegung, die Schützung des Grundsätzen der Konstitution der Republik, und die ununterbrochene Aufsicht gegen jede Form von Rassismus, Ausstoßung und Faschismus.

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Estimats amics i amigues, companys i companyes: l'ANPI secció Barona de Milà, vol fer una crida per conèixer totes les realitats i tots els ciutadans i ciutadanes immigrants Milanesos que creuen en la Constitució Italiana, per construir junts una via de resolució, o almenys de discussió als molts...masses problemes que existeixen actualment a Milà i Itàlia!.
Secció Anpi Barona Via Modica 8.20143 Milà. Itàlia.
Obert tots els diumenges al matí i els dimecres a la tarda.
La nostra secció considera prioritari: la defensa dels valors de la Resistència; la salvaguarda dels principis (sanciti) en la Constitució de la República; i la vigilància constant davant de cada actitud racista, de marginació i/o feixisme. 
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ايها الصدقاء والرفاق :جمعية )ٓانبي – جمعية قدماء المقاومون ضد الفاشية و النازية( فرع بارونأ ميلنو يريد ان لقاء و معرفة كل الحقأيق و المواطنين اليطاليين و المهاجرين في ميلنو
شارع موديكا 20143 .8 ميلنو. ٕايطاليا Sezione Anpi Barona Via Modica 8. 20143 Milano. Italy
. واليقظة المستمرة ضد جميع ٔاشكال العنصرية والتهميش والفاشية م
الذين
، ٔاو على القل مناقشة العديد من
ليجاد حلول
الدستور اليطالي ، ومعا نبني طريقا
يحترمون
التي نواجهها كلنا اليوم في ميلنو و في ٕايطاليا
المشاكل
على عنوان...ء
بريد ٕالكتروني
بال
راسلنا
للتصال
بارونا.
)ٓانبي( فرع
جمعية
--
كل صباح الحد ومساء الربعاء
مفتوح
لحفاظ على المبادٔي المنصوص عليها في
اولويات : الدفاع عن قيم المقاومة ، أ
فرعنا سعتبر ك
دستور الجمهورية
- طايتي
ماريو
و -المعروف ب
بيتر
هدية لرفيقنا الراحل
ه الصفحة
هذ
Tajetti Pietro "Mario"


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Dustanha aziz, in bakhsh "Barona" shahr Milan anjaman melli-e maghavemat italia miboshad. khast ma shenokhtan az nazdik tamam vagheiathaie khareji mibashad ke dar mantaghe Milan hastand. kesani ke mesle ma be ghanun asli italia omid darand. ba ham mitavanim iek rahe hambasteghi besazid, iek zamine baraie tamam mashkelatah ke dar shahr Milan va dar Italia mibashand.Bakhs anjaman melli-e maghavemat italia, "Barona" shahr Milan
address: via Modica 8, 20143 Milano - Italia.
ruzhai baz: sabh iekshanbeha, 'asr chaharshanbeha.
adaf mohem bakhsh ma, in mibashand: defah az arzeshahie maghavemat, defah az aslha ghanun asli Italia, va ushuori baraie har arekat nejad parasti, azf va fascism.

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Мне нужна ваша помощь, для развивающейся идеи. .по поводу блога ANPI Barona. (я не доверяю синхронным переводчикам, которых можно найти в сети.!)
Потом иногда, может быть, я попросил бы волонтеров перевести переписку, которая, как мы надеемся, может завязаться; и, может быть, какую-нибудь статью Конституции (наимение известные ее идиомы).
Кто мне поможет?
Вы когда-нибудь задавали себе вопрос сколько НЕ ИТАЛЬЯНЦЕВ, ЕВРОПЕЙЦЕВ И ГРАЖДАН СО ВСЕГО МИРА, КОТОРЫЕ ЖИВУТ В ИТАЛИИ, не знают о нашей Ассоциации и, возможно, хотели бы СТАТЬ ЧЛЕНАМИ ANPI.

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