domenica 28 novembre 2010

Adesione: Comitato Immigrati Milano


Comunicato stampa.

Dal 5 novembre un gruppo d’immigrati è salito in cima alla torre ex Carlo Erba in Via Imbonati a Milano. Non scenderanno fino a che non sarà data risposta alla richiesta di veder riconosciuto il diritto a una vita dignitosa.
Il comitato Antifascista per la difesa della Democrazia Milano zona sei invia piena adesione e solidarietà al comitato Immigrati Milano. Riteniamo nostri concittadini a tutti gli effetti questi donne, questi uomini.
Il lavoro, la dignità, i diritti, l’identità sono nostre e vostre radici comuni. Ed anche in questo caso ci sia da faro la nostra bella Costituzione…

“Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Siamo con voi.
Comitato Antifascista per la difesa della Democrazia.  Milano zona 6. 

giovedì 18 novembre 2010

una lotta che rompe il silenzio...


A BRESCIA E A MILANO UNA LOTTA CHE ROMPE IL SILENZIO

Noi crediamo che il mondo non si debba dividere fra privilegiati ed esclusi, fra cittadini e non cittadini, fra italiani e stranieri, fra legali e clandestini. Queste divisioni servono solo al potere per controllarci meglio.

Stiamo dalla parte di chi lotta per costruire una società egualitaria, perché non esistono persone di serie A e di serie B. Rifiutiamo un sistema di potere razzista, sessista e classista, basato sul dominio dei pochi sui molti. Non esiste libertà se non si è liberi tutti.

Ecco perché siamo solidali e partecipiamo al presidio permanente di via Imbonati in appoggio al gruppo di immigrati che è salito sulla torre ex Carlo Erba per il riconoscimento dei loro diritti, consapevoli che questa lotta scompiglia le costruzioni del potere, svelandone brutalità e miserie, rompe il silenzio, spezza il cerchio dell’impotenza e apre uno squarcio di sole in questa tetra e buia città i cui abitanti sembrano in guerra tra loro.

Ed ecco perché saremo il 2 dicembre a Milano accanto a Joy, all’udienza preliminare del processo contro Vittorio Addesso. Joy, una donna nigeriana che ha avuto il coraggio di denunciare il tentativo di stupro da lei subito nel Cie di via Corelli da parte dell’ispettore capo di polizia. Joy  - ma non solo Joy -  si è fatta carico di una lotta per la verità e la dignità che appartiene a tutte le donne.

Quarant’anni fa le femministe riuscirono a smascherare e rovesciare l’ipocrisia di una società che considerava gli stupri “atti contro la morale” invece che delitti contro la persona. Oggi, a distanza di tanti anni, si deve riprendere la lotta non soltanto contro il persistere di una cultura ancora profondamente maschilista cui si devono ripetuti casi di violenza e di femminicidio, ma anche con le migranti rinchiuse nei Cie, considerate come non-persone senza diritti, e sottoposte a continui ricatti sessuali.

Siamo con Joy e siamo con gli immigrati/e in lotta per i propri diritti a Brescia, a Milano e in tutto il paese. E ci auguriamo che molte e molti in questa città sappiano ancora essere solidali, vincendo l’indifferenza e la paura.

  SABATO 20 NOVEMBRE ALLE ORE 15.00
MANIFESTAZIONE 
organizzata dal Comitato Immigrati di Milano
Partenza dal presidio sotto la torre di via Imbonati

  • ·permesso di soggiorno per gli immigrati e le immigrate che vivono e lavorano in Italia
  • ·i Cie devono essere chiusi

mercoledì 10 novembre 2010

siamo in molti su quella gru...

Appaiono solo sei uomini su quella gru, ma in verità sono in molti . Nessuno può essere lasciato solo su una gru, su una ciminiera a gridare perchè appaia la sua disperazione .
Quella disperazione grida lavoro , uguaglianza , giustizia, tutti valori scolpiti come regole nella nostra Costituzione , valori e diritti che sono nostri per l'immenso sacrificio del nostro riscatto dal nazifascismo discriminatore . Dobbiamo quindi essere chiari : molti ,molti sono su quella grù, su quella torre e nessuno deve scendere sconfitto nella sua dignità e nei suoi diritti .
ANPI Bolzano

domenica 7 novembre 2010

Ora e sempre...

sulla torre di Via Imbonati...a Milano.


Ora ci siamo stancati
Permesso di soggiorno subito!


Da ieri 5 novembre un gruppo di immigrati è salito in cima alla torre ex-Carlo Erba in via Imbonati, a Milano. Non scenderemo fino a che non avremo risposta alla nostra richiesta di vedere riconosciuto il diritto a una vita dignitosa, che passa anzitutto per l'ottenimento del permesso di soggiorno.

Come i nostri fratelli di Brescia, anche noi non abbiamo più nulla da perdere: siamo stati truffati da una sanatoria farsa, per la quale abbiamo pagato migliia di euro, ma la maggioranza è rimasta fuori per motivi pretestuosi. 

Per questo da questa torre lanciamo un appello a tutti gli immigrati come noi, a venire e sostenere la nostra protesta, che è la protesta di tutti! E facciamo appello ai lavoratori e cittadini italiani, che come noi spesso pagano le conseguenze della crisi: appoggiate la nostra lotta, partecipate al presidio permanente in via Imbonati, perché se i lavoratori immigrati diventano meno ricattabili questo si traduce in un beneficio per tutti, dai luoghi di lavoro alla società. 

L'unità e la solidarietà la nostra forza!

Domenica 7 novembre ore 15
venite tutti al presidio permanente per una mobilitazione

Facciamo anche appello alla solidarietà concreta: 
servono generi di prima necessità per sostenere i ragazzi sulla torre, chi può dia un contributo.

I punti per i quali stiamo lottando sono:

1.      Permesso di soggiorno (in attesa di occupazione) per chi ha fatto richiesta nella "sanatoria truffa" come colf o badante;
2.      Allungamento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro;
3.      Permesso di soggiorno per chi denuncia il datore di lavoro in neo o il supersfruttamento sul lavoro;
4.      Una legge che garantisca il diritto di asilo;
5.      Diritto di voto all'immigrato che vive regolarmente in Italia da più di 5 anni;
6.      Diritto di cittadinanza per chi nasce o cresce in Italia.


Il presidio permanente di via Imbonati